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Esplorazione MC141-MC142 Monte Ciaurlec

Nell’intrico di impegni/problemucci/salute/turni di Michela scopro che sabato potrei scappare da casa. E le previsioni sono pure positive, e quando mi ricapita?! Devo far qualcosa in grotta!
Tra giovedì  sera e venerdì  faccio un giro di telefonate/messaggi con i soliti “afecionados”, ma ecco, la fortuna è finita, nessuno è libero.
Sto quasi per mollare il colpo e andare a fare una camminata da qualche parte, ma poi mi redimo e decido di andare da solo.

Anzi no. Giorgio, che per la cronaca ha una braccio fuori uso e non può forzarlo, quindi niente grotta e niente zaino sulla spalla -ma passione sì, da vendere- mi accompagna, anzi mi guida GPS alla mano.
Quindi Ciaurlec. Ma andare a disostruire MC49 da solo è un po’ una rottura, quindi decidiamo di andare a vedere il pozzo trovato nell’ultima uscita (gennaio/febbraio?); poi scavando nei vecchi punti GPS Giorgio trova altri 3 vecchie robe da ricontrollare in zona. Fatta.
Alla partenza la temperatura è ancora frizzantina (6°C). Nella solita oretta e mezza di cammino riflettiamo un po’, la zona specifica in cui andiamo oggi è stato il fulcro della nostra attività per alcuni anni, proprio all’inizio del 2000. Quasi 20 anni e siamo ancora su questo monte. Nice.
Ah, giusto per dire: il pozzo lo sigliamo MC141. Forse non ci siamo solo goduti il panorama in questi anni, insieme a pochi ma indispensabili amici.
Basta chiacchiere.Armo e scendo, 10-12m, saletta alla base. Evidente sfondamento in meandro da un lato, 3/4m. Ma non mi attira, non so perché. Controllo il resto della sala e dal lato opposto si intuisce il meandro anche di qua, semi-occluso dalla frana. Probabilmente il pozzo (impostato sull’incrocio di più fratture) è crollato andando a tagliare in due il meandro. Provo a passare per sopra, ma poi il meandro scampana per un paio di metri e non mi fido; esco e riprovo per sotto, tra i massi. Ok, altro gradino e poi dopo una decina di metri in tutto mi fermo davanti ad un restringimento, tra sassi, concrezioni e regalini di pipistrelli. Però oltre il piccolo restringimento la grotta sembra proseguire, anzi c’è un pozzo, batte almeno 10 metri, c’è stillicidio, abbastanza eco, un pipistrello che a momenti mi viene contro mentre infilo la testa nel buco. Niente di eccezionale ma mi piace. Poca aria, giusto un filo che viene su dal pozzo, ma non importa, per il momento. Soddisfatto, esco a comunicare la notizia, non prima di aver controllato anche l’altra parte di meandro, anche qui una decina di metri ma poi è chiuso. Dato che ho il trapano sistemo un po’ meglio l’armo, che si torna, eh eh!
Ok, non tolgo neanche la tuta e andiamo verso il prossimo punto. E’ una cosa che ci eravamo segnati ma non ricordiamo assolutamente cosa fosse! Troviamo un piccolo saltino/meandro, strettino, che entra per una decina di metri. Poca roba, ma ormai che siamo qua faccio il rilievo (MC142) e così possiamo chiudere il capitolo. All’interno c’è però una bellissima bancata di rudiste, proprio bella ricca; faccio alcune foto, in particolare a una roba che non ho ben capito che cosa sia…
Mancano ancora due punti GPS, che controlliamo, ma non sono sostanzialmente niente.
Ok, prendiamo la strada del ritorno.Dato che siamo presto Giorgio mi porta a vedere, alla base est del Ciaurlec, il pozzo che ha scavato, insieme a Kevin. Veramente bravi, un bel lavoro!E non solo, la fessura butta fuori una bella corrente d’aria! E’ pomeriggio e l’aria si è scaldata, ma cavoli con le temperature di questa estate vedrete che giro d’aria che avrà! Merita assolutamente. Adesso manca solo che lo scopritore si rimetta in sesto, è praticamente aperta. 😉
Ah, a proposito, stasera scherzavo con il Ghembo: il 25 Aprile potrebbe essere una giornata interessante per andare ad aprire MC141.Così, per dire, solo per dire… Non si sa mai che funzioni due volte…! 😉

Gabriele

 

 

Data
07-04-2018
Scopo
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Zona Attività
Monte Ciaurlec
Partecipanti
  • Gabriele
  • Giorgio