Rientriamo -finalmente- in LBA a quasi tre anni dall’ultima volta, per cercare di riprendere un po’ in mano i lavori.
A seguito della fine delle esplorazioni “facili” la cavità ha naturalmente perso di interesse per molti: le possibilità ci sono, ma si sono complicate; insieme a maggiori impegni personali, altri progetti aperti e all’oggettiva scomodità dei tratti, iniziali, ha portato ad un periodo di declino.
Le attuali possibilità, dal mio punto di vista, sono legate a:
1- Risalite. Da fare in alcuni punti, alla ricerca di ulteriori sviluppi intercettando, dal livello di condotte di quota 460m, il livello di quota 500m; oppure cercando di avvicinarsi alla superficie dell’altopiano sognando un -difficilissimo- nuovo ingresso.
2- Scavi. Per eventualmente proseguire sui livelli di condotte.
Nel giro di oggi andiamo a completare un pezzo di rilievo che mancava, cioè quello dei saloni che si trovano oltre il “Portale Drago” e del piccolo ramo che si trova al di sotto del portale. In realtà né Roberto né io abbiamo mai percorso la zona, quindi siamo anche curiosi di vederla. Si va.
Fuori fa freddo, c’è ormai poca neve, ed il terreno super asciutto dovrebbe aiutare a rendere un po’meno ostico l’ingresso.
In realtà nei primi metri la grotta ci ricorda che -come tutte le grotte- non ha affatto bisogno di un ingresso percorribile da noi esseri umani, anzi gli da pure un po’ fastidio. E quindi pian piano sta cercando di ripristinare le condizioni iniziali (di impercorribilità). Se gli diamo ancora qualche anno ad occhio e croce ci riuscirà… I primi metri si stanno nuovamente riempiendo di terra.
Entriamo, e ci dirigiamo verso il “Portale Drago”. In un paio di orette ci siamo.
Iniziamo con una visita di cortesia agli ambienti. In sostanza si tratta di due caverne, quasi una sola, generate da 3 arrivi d’acqua.
Il primo, in testa alla prima caverna, alto circa 15 metri, prosegue in salita ma non è chiaro per quanto. In maniera molto indicativa l’acqua potrebbe arrivare da Sud.
Il secondo si apre sulla sinistra (entrando), nella parte più stretta degli ambienti. Sembra arrivare da una galleria o meandro a circa 10-12m di altezza. Probabilmente il più facile da raggiungere, ma anche quello meno succulento. Anche qui, molto ad occhio, l’acqua sembra arrivare da Sud.
Il terzo, azzarola, è colossale. Sale per più di 30m, con un diametro di oltre 10. In alto sembra ancora più grande. Si vede comunque il soffitto, quindi dovrebbe proseguire orizzontalmente, chissà forse anche da due lati. Da sotto però non si capisce granché, bisogna salire. Non sono riuscito a capire da dove arrivi l’acqua… forse Nord?
Niente, è scomodo venire fin qui, ma son proprio camini golosi!
Rileviamo il tutto, guardandoci bene in giro, e poi scendiamo il pozzo che porta al ramo inferiore. A2/3 del pozzo (circa 12m) da una finestra esce l’acqua dei tre arrivi sopra, che dopo aver percorso le sale sparisce dentro un buchetto. Alla base, da un lato la fessura è piena di blocchi di frana, mentre dalla parte opposta un basso passaggio permette di accedere ad una scomoda galleria. C’è poca acqua, e la percorriamo fino ad un passaggio che sembra sifonante, senza bagnarci troppo. Ci fermiamo e riprendiamo il lavoro di rilevamento uscendo, fino a ricongiungerci con quanto fatto prima.
Completato il lavoro prendiamo la via del rientro, controllando ben bene in giro, sopratutto lungo le condotte, raccattando un po’ di scovazze e facendo gli elenchi dei materiali che ci sono in grotta per future attività.
Nota a margine:
Mettendo giù il rilievo e facendo girare i pensieri nella testa… È vero che nella gallerietta inferiore c’erano un po’ di pozze, ma decisamente non c’era tutta l’acqua che scende dal pozzo di accesso al ramo. Decisamente.
E se l’acqua andasse dalla parte opposta, lungo la frattura? Ho buttato un occhio, forse qualcosa c’era, ma c’erano troppi massi e in quel momento non aveva senso mettersi a spostare sassi…
Inoltre, nella prima sala del “Portale Drago” c’è una specie di sfondamento, che scende alcuni metri, anche lui occluso da massi. Guarda un po’ dal rilievo si trova allineato alla frattura del pozzo, solo qualche metro spostato in avanti, verso Ovest, e più in alto.
Chissà che non possa esserci qualcosa oltre…
Gabriele