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Esplorazione MCL

Alcuni acciacchi personali (il trend del meandro Lourdes prosegue…) ed un mese di giugno con piogge in montagna praticamente giornaliere ci tengono lontani, visto che Lourdes è percorso da un abbondante ruscello e gli spazi sono contenuti…
Ma alla fine riusciamo a tornare. Adeguatamente attrezzati per ammorbidire gli ultimi metri che ci separano dai nuovi ambienti, ci mettiamo subito al lavoro, e nell’arco di poche ore anche l’ultima parte di Lourdes viene resa transitabile.
Nel frattempo, cominciamo a guardare il meandro attivo oltre, che sembrava transitabile, ma in realtà necessiterebbe di essere allargato.
E quindi decidiamo di provare a passare direttamente dalla fessura al termine del “Corridoio
Magggico”; un breve lavoro di mazza e punta allarga QB e così possiamo scendere.
E qui, senza neanche rendercene troppo conto, siamo di nuovo in esplorazione, in MCL, dopo diversi anni!!!
Si parte, il pozzetto è profondo pochi metri, non larghissimo ma permette giusto-giusto di superare la parte stretta del meandro!
Alla base, invece di scendere dentro la parte attiva, verso il basso, procediamo in orizzontale nella parte fossile del meandro e dopo poco ci affacciamo su un pozzo dalle dimensioni considerevoli!
Temiamo già di essere di fronte ad una nuova Mimosa 🙂 ma invece risulta essere profondo poco più di 10m, ma un arrivo sulla destra ha fatto ampliare gli ambienti. Anche qui alla base la parte attiva si approfondisce ma le dimensioni sono sempre claustrofobiche…
Per fortuna pendolando a 2-3m dalla base ci infiliamo nella parte fossile del meandro, molto più comoda e concrezionata di modo eccezionale!!! Tutte le pareti sono completamente ricoperte da calcare bianchissimo, le concrezioni non si contano e ci sono perfino delle vaschette piene di acqua e cristalli!
Per un attimo temiamo che la strada sia chiusa, invece tutto si riallarga e riapre su un bel terrazzo che butta su un nuovo pozzo. La buon’anima di Roberto Pi. si sacrifica e torna indietro oltre Lourdes a recuperare una corda e così sfruttando fino all’ultimo il materiale che abbiamo scendiamo prima due gradoni da 4-5m e poi un bel tiro in libera da 10/15m. Il meandro qui è diventato davvero interessante, sarà alto complessivamente circa 30m, con diversi livelli creati dall’acqua e dalle frane. Dove atterriamo abbiamo 2 possibilità: tornando verso monte un pozzo da circa 10m riporta verso l’attivo, che ovviamente prosegue strettino e sarà eventualmente da controllare; verso valle invece strisciamo in una fessura per alcuni metri fino a quando il meandro torna ad essere grande, scendiamo una serie di passaggi arrampicabili (un po’ di frana) e ci fermiamo 10/20m più in basso, su un nuovo pozzetto da 5/6m, che andrà armato.
Nonostante gli ambienti grandi l’aria continua ad esserci ed è nettissima; non è la bora di Lourdes ma si sente benissimo.
Interessante che alla base del prossimo pozzo non si sente per niente l’acqua dell’attivo, prosegue fossile; probabilmente scorre molti metri più in basso, sembra la grotta sia destinata ad approfondirsi ancora.
Parlerà il rilievo, ma ad occhio siamo a circa -150/-160m rispetto all’ingresso e stiamo andando verso N oppure N-N/O.
Ma davvero, tutta quell’aria e il meandro di queste dimensioni e fattezze ci entusiasma tantissimo!
Gabriele

Data
28-06-2020
Scopo
Esplorazione
Zona Attività
MCL M. Ciaurlec
Partecipanti
  • Gabriele
  • Roberto Pi
  • Roberto Pu.
  • Ghembo