Si diceva: “il 25 Aprile potrebbe essere una giornata interessante per andare ad aprire MC141. Così, per dire, solo per dire…”.
E in effetti sì, è stata una giornata interessante!
Partiamo in buona formazione e Giorgio prova a portare la roba da grotta, e vede come vanno gomito e spalla. Evvai.
Torniamo per disostruire, dicevamo: la scorsa volta mi sono fermato davanti una piccola strettoia; oltre un pozzo che avevo valutato almeno 10m.
Bene, partiamo veloci e nonostante in queste 2 settimane ci sia stata una “esplosione” del fogliame in un ora siamo all’ingresso (ovviamente grazie a San GPS…).
Ci cambiamo, si scende, e siamo in breve davanti al cantiere, dove Andrea da sfogo a tutte le sue abilità disostruttive (praticamente faccio solo da assistente di sala, passandogli tutto il necessaire di volta in volta, ma oggi e scatenato e lo lascio fare, con ottimi risultati – tra l’altro!
Mentre da le ultime limate torno all’ingresso, recupero le nostre attrezzature, tutta la corda che avanza dal pozzo d’ingresso e torno avanti, giusto in tempo per vedermi consegnare il trapano in mano e il nuovo pozzo sotto i piedi.J
Ma il rischio che la corda non basti nel frattempo si è fatto concreto, dato che i sassi ci dicono che 10m sono solo fino al primo terrazzino, poi il pozzo continua. Il nostro meandro ha intercettato un’altra struttura (un piccolo meandro attivo) e insieme si buttano giù per il pozzo, molto grande (per chi lo ha visto è tipo il pozzo finale della Grande Frattura, profondo probabilmente un 30-35m. Bello.
Purtroppo -come temevamo- la corda è finita prima del pozzo; al nodo siamo a circa 8m da terra. Il fondo è ampio (10x5m?), in parte dilavato dall’acqua e in parte fangosetto; dal lato opposto a quello da cui arriviamo noi si vede un meandro/frattura che sembra partire, ma ovviamente fino a quando non si torna non si può dire se la grotta prosegue oppure chiude lì.Vedremo!
Risalendo sistemiamo un po’ gli armi e ci fermiamo ancora a lavorare sulla strettoia, dato che abbiamo tutti gli strumenti per farlo, e ci alterniamo un po’ a lavorare di mazza e punta.
Allegro ritorno!
Gabriele