Finalmente ci decidiamo, ritorniamo dopo 5 anni a rivedere il fondo del ramo “Messico&Nuvole”, cioè il grande pozzo l’Urlo della Mimosa.
Dovevamo controllare uno sfondamento tra i massi e ributtare un occhio al fondo vero e proprio, per essere sicuri di non lasciarsi niente alle spalle.
Arrivando all’ultimo meandro prima del pozzo, piuttosto stretto, percepiamo una leggera corrente d’aria in uscita; poco, ma meglio dell’ultima volta, che non c’era per niente.
Scendiamo. Il materiale dell’armo è in ottimo stato e recuperate due cose al terrazzo, proseguiamo veloci. Riarmiamo la seconda parte e -sotto- il solito stillicidio diffuso…
Purtroppo, non ci sono possibilità, ne al fondo, ne nello sfondamento che si rivela un bidone. Non ci resta altro da fare che iniziare risalita e disarmo.
Certo, lavorando di Scurion in lontananza, lungo le pareti del pozzo qualche dubbio viene… ma il gioco sarebbe complicato, lunghetto, e ci sarebbe il problema di lasciare armati dei traversi per lungo tempo sotto probabili piene, e non è un bellissimo posto per farlo. In più la flebile corrente d’aria non è che prometta grandi prosecuzioni.
Niente, lasciamo il gioco ai posteri. Si comincia -finalmente- il disarmo del ramo. Il lavoro è ancora lungo, c’è ancora tanto materiale da recuperare, e altrettanto (quasi) nel magazzino in IIa Repubblica, ma siamo comunque soddisfatti.
Ora possiamo tranquillamente proseguire i lavori a Valle.
Gabriele