Finalmente si torna a lavorare in MCL!
Dopo l’uscita di disarmo d’inizio maggio e quella “preparativa” di metà giugno (sistemazione armi) riaffrontiamo seriamente i lavori nel nuovo ramo, a distanza di quasi un anno.
I due fronti da portare avanti sono:
1) fondo attivo di -200m, con poca aria, da disostruire, ma prosegue…
2) continuare a cercare le vie (alte) dell’aria.
Siamo in cinque, riusciamo a fare due squadre, ottimo!!
I baldi giovani vanno sul fondo, si sa, la profondità chiama! Purtroppo in un eccesso di baldanziosità il trapano sfugge di mano e finisce a mollo… ai ai…
A mollo ma non si molla, anche se restano solo mazza e punta si riesce ad allargare quel poco che basta per passare oltre e scendere il pozzo.
La sete di conoscenza chiama, e si improvvisano artistici armi naturali per riuscire a scendere pozzi e pozzetti seguenti, la grotta continua!
I baldi proseguono fino ad una bella sala, con caminone; oltre la grotta prosegue su due livelli, ma la via non è scontata e le corde sono finite, quindi per il momento ci si ferma qui, probabilmente sui -240m. L’aria però c’è, quindi ci sarà da divertirsi!
Nel frattempo la squadra geriatrica, con la scusa di seguire l’aria, si ferma 40m più in su; con pochi passi di arrampicata plaisir raggiunge la cima della prima risalita adocchiata, la arma, traversa brevemente sopra i soliti “marci” schifosi (mamma mia la corda del pozzo sotto…), ed arriva ad una prima saletta, marcissima (siamo ancora sulla faglia), con bel pozzo su un lato. Armo a soffitto e si scende.
Sotto temiamo ci sia la solita frana che tappa tutto, e invece no, stringe ma si passa sotto una distesa di stalattiti spettacolari!
E oltre parte un bellissimo meandro, iper-fossile, con aria!
La struttura comincia subito ad approfondirsi, ma decidiamo per il momento di stare alti; non è sempre comodo ma asciutto e con aria, prosegue molto bene.
Tra l’altro dopo pochissimo ci rendiamo conto che la struttura si divide, sotto di noi il fondo è chiuso, bisognerà guardare anche in basso come va! Percorriamo circa 50m ed arriviamo ad un grosso slargo, una struttura larga 5m per circa 15-20m di lunghezza, con sfondamento di circa 5-6m. Oltre il meandro sembra continuare, ma passare oltre senza corda non è simpatico, e alla fine rinunciamo. Torniamo indietro e andiamo a guardare il meandro più in basso: ci basta poco per trovare il punto giusto, il meandro sotto è bello grosso, ampio, e con aria anche qui! Ci fermiamo però presto, sopra un pozzo da circa 10m; oltre sembra continuare a scendere, ed infatti i sassi lanciati più lontano continuano a cadere. E qui, mentre ci fermiamo un momento ad assaporare il posto ed il momento, che ci sembra -in lontananza- di sentire le voci dell’altra squadra! Proviamo a farci sentire, ma senza grossi risultati; non sappiamo ancora che loro sono passati, sono in esplorazione, ma in ogni caso siamo già convinti che questa sia la via buona: ampia, asciutta e con aria!
Torniamo indietro ed andiamo a dare un occhio all’a-monte del meandro, per vedere dove porta: alla fine capiamo che si arriva sopra i pozzi successivi della via principale (presto ex via principale), cioè gli altri punti che avevamo adocchiato per eventuali risalite; l’idea era giusta: la struttura che stiamo seguendo scendendo verso N ha incrociato la faglia E-W che ne ha disturbato la struttura, ma non fermato la corsa.
Sistemiamo un momento gli armi appena fatti e poi andiamo verso l’uscita.
Ci fermiamo al magazzino dove decidiamo di preparare un po’ di materiali per il prossimo giro.
Molto bene!
Gabriele