Eccoci qua, ingolositi dal meandro che ci aspetta siamo di nuovo qui.Andiamo avanti con trapano, corda e attacchi, oggi niente disostruzioni! Ed iniziamo subito a rilevare.
Man mano che procediamo con il rilievo confermiamo la prima sensazione, il ramo spara giù decisamente verso N!
Una coppia rileva, ed un’altra procede armando ma -al contrario di quanto dovrebbe- la seconda non si diverte moltissimo!!!
Infatti, da dove riprendiamo l’esplorazione, la roccia è massacrata, probabilmente a causa di una faglia che incontriamo poco più in giù; è molto rotta e fratturata, rendendo l’armo dei pozzi molto complicato e con risultati non sempre entusiasmanti…
In ogni caso, procedendo nel migliore dei modi, riusciamo a scendere altri 4/5 salti (tra pozzi e pozzetti) ed arrivare (anche con il rilievo) fino a -200m, in meandro, dove iniziamo ad allargare la partenza del prossimo pozzo. L’ultima parte è anche un po’ bagnaticcia. Ma sembra comunque continuare bene, sempre in meandro.
Aspetto positivo potrebbe essere il fatto che il meandro continua verso Nord e sembra abbia superato la faglia, teoricamente la roccia potrebbe migliorare…
C’è da dire che ci siamo completamente persi l’aria… Nell’ultimo meandro non se ne sente quasi per niente, e la sezione non è grande, dovrebbe essere evidente. Vabbè, fin quando prosegue seguiremo anche questa via!
Uscendo con la calma controlliamo un po’ in giro e cerchiamo di fare attenzione; l’impressione comune è che l’ultimo punto in cui l’aria è nettissima è alla partenza del P18 “Il Buono…”; in effetti il soffitto del pozzo è sostanzialmente una frana sospesa di enormi blocchi. Riusciamo anche -su un lato- ad alzarci in arrampicata per pochi metri e ad intuire che sopra la frana probabilmente c’è un ambiente!
Vedremo, bisogna tornare con corda e qualche fix.
Gabriele
(Foto Ida Cossettini)