Siamo solo in due, ma va bene comunque. Giorgio ci ha preparato il materiale ma, per problemi a casa, non riesce a venire; quindi snelliamo un po’ i materiali e partiamo.
Caldo ma per fortuna siamo sempre nel sottobosco. Arrivati, dopo i convenevoli con moschini vari (quanto è bello il freddo…), riarmiamo il pozzo d’ingresso e scendiamo fino al punto raggiunto la volta precedente. Anche oggi c’è aria e acqua (anche se della prima mi aspettavo qualcosa in più).
Nella saletta finale studiamo un po’ la situazione e tentiamo di traversare sopra l’ultimo pozzo, piuttosto che risalire da sotto la cascatella;
è un lavoro non difficile anche se l’ambiente in alto è un po’ strettino… Alla fine, senza riuscire ad evitare una doccetta parziale, siamo dentro il meandro; scopriamo anche che, senza corda, si riescie a tornare indietro in alto nel meandro fino a sopra la partenza del traverso (anche se stretto) e quindi armiamo la calata da quassù. Andiamo finalmente a vedere del meandrino, da cui arriva effettivamente l’aria, oltre che l’acqua; purtroppo la situazione non è rosea, le dimensioni -che dal basso sembravano interessanti- sono invece al limite del passaggio, bastano pochi
metri e diventa impossibile proseguire senza mettersi a lavorare…
Ok, niente da fare, molliamo il colpo. Bagnaticci ed infreddoliti ci mettiamo al lavoro, rilievo e disarmo. Va così!
Usciamo, infine, a scaldarci un po’ le ossa…!
Appena fuori, anche se stanchetti, stresso l’anima a Roberto per andare a scendere MC51, che dovrebbe essere qui vicino, per verificare la possibile prosecuzione vista e segnata sul rilievo (siglato Concina/Gressani 2002 ….!!! Mamma mia!).
Quello che mi preme è capire se ha senso tornare fin qui (magari il prossimo autunno/inverno) con il materiale da disostruzione; vedere se merita, insomma! Ci spostiamo, nonostante il caldo, in tuta e imbrago… Troviamo MC50, perfetto, proseguiamo, incontriamo un’altro pozzo, non sono convinto sia MC51, potrebbe essere il pozzo nuovo che aveva visto Giorgio la scorsa volta… bon scendiamo a vedere -decidiamo-.
Bel pozzetto, doppio, impostato probabilmente sulla stessa faglia di MC49, profondo una quindicina di metri. Fresco. E’ nuovo, infatti; all’epoca non ricordo di esserci sceso.
Individuiamo subito, sul fondo del pozzo parallelo, una possibile prosecuzione. Proviamo a lavorarci ma un paio di grossi massi non ci fanno passare; e non abbiamo attrezzi adatti. Oltre si vede una saletta. Probabilmente non porterà a niente, ma si sa, chi non risica…
Usciamo e proviamo a cercare pure MC51, che dovrebbe essere lì vicino, ma caldo, stanchezza e orario hanno la meglio.
Mi consolo, ora sul piatto ci sono: 1 pozzo da rilevare e 2 prosecuzioni da aprire. Sufficiente per tornare. 😉
Lasciamo in zona 1 sacco con una corda da 30m, alcuni attacchi completi di fix e una fettuccia, materiale sufficente per i prossimi lavori, e rientriamo.
Arriviamo alla macchina giusto in tempo per la cena.
Alla prossima!
Gabriele