Finalmente dopo moltissimi mesi ritorniamo in MCL, ormai diventata meta solo per afecionados…
La temperatura sotto zero rende frizzantina la passeggiata fino all’ingresso, e facilita la scusa di un bel te caldo prima di entrare, eh eh!
Entriamo e ci divertiamo sul pozzo d’ingresso, perchè la corda è molto rigida e tocca spingerla dentro il discensore. In più -probabilmente col passare del tempo- si è ulteriormente accorciata e ormai i frazionamenti sono parecchio tesi, bisogna metterci mano!
Insomma, tutto il “nécessaire” per scaldarsi un po’!
Scendiamo fino alla IIa Repubblica, a recuperare il materiale che ci serve oggi; è tutto in ordine, solo i moschettoni hanno fiorito un po’ (un po’ troppo?!) e i maillon han fatto un po’ di ruggine.
Ecco fatto, ora abbiamo cordame, attacchi, staffe, ecc e ci dirigiamo verso “Ti Porto Via con Me”, a vedere il camino e capire se merita risalire.
In quella parte di grotta non sentiamo circolazione d’aria e quindi -dato che da sotto il camino non promette niente di buono- decidiamo di rinunciare a salire.
Via, ripartiamo, direzione “Uarbole”. Roberto non l’ha mai visto e non si aspetta un bel meandro “divertente”, ancor di più con i nostri 3 sacchi.
Ma in fin dei conti “è tutto allenamento”, come diceva una volta qualcuno. 🙂
A metà di Uarbole ci attende una risalita laterale da cui scende acqua. E per la cronaca c’è una discreta circolazione d’aria.
Ci organizziamo e cominciamo a salire. Una volta tanto la roccia è discreta e riusciamo a piantare senza ansie. Con poco lavoro riusciamo a salire fino al meandro che sbuca a pochi metri.
Purtroppo la festa finisce presto, c’è acqua che arriva, c’e aria che se ne va verso un ingresso alto, ma non si passa.
Proviamo a martellare una prima strettoia ma oltre il meandro continua molto stretto…
Lasciamo perdere. Ci stiamo avvicinando all’esterno e prospettive si riallarghi non ce ne sono.
Usciamo da Uarbole e disarmiamo il pozzo che porta al meandro.
A questo punto possiamo dichiarare chiusa (salvo improbabili sorprese) la stagione delle risalite in MCL.
E quindi prendiamo la via dell’uscita, dove Roberto si arma di pazienza e si mette a lavorare sui nodi dei frazionamenti del pozzo d’ingresso; riesce a mollare tutto e così sistemiamo anche questo problema.
Siamo contenti nonostante il risultato odierno, perchè abbiamo portato a casa un po’ di materiale e soprattutto perchè finalmente cominciamo a tirare un po’ le file della storia.
Nei prossimi mesi abbiamo messo in programma il giro al fondo della Mimosa, e poi si potrà cominciare il lungo disarmo.
Ovviamente rimarrà aperta la strada verso valle; siamo fiduciosi possa -prima o poi- portare ad una nuova stagione.
Solo per gli amanti delle elucubrazioni mentali:
Il nostro ingresso (come sempre) aspirava. Convinto.
Tutta l’aria dell’ingresso se ne va verso monte, ma probabilmente buona parte scende attraverso il pavimento della prima parte delle gallerie, passa per il meandro del leverino e sale lungo Uarbole, verso ingressi alti. Probabilmente (ipotizzo io) che si aprono nella grande conca a S-S/E di MCL. Ma che a quel punto sarebbero altimetricamente più bassi di MCL. Quindi? Boh…
Tra IIa Repubblica, IIIa Repubblica e Forconi la circolazione era quasi zero. Verso valle idem, pochissima.
Quindi:
INVERNO. L’aria entra da MCL e se ne va verso S-S/E in Uarbole. Abbastanza semplice.
ESTATE. Dalla IIIa Repubblica comincia ad arrivare aria (stimiamo che arrivi dal Grande Camino, che non siamo riusciti a risalire causa marciumi orrendi), quindi da un ingresso alto, percorre le gallerie, si unisce a quella che arriva da Uarbole, poi a quella che arriva dal ns. ingresso (che aspira sempre) e va tutta insieme a creare la bora che rinfresca le nostre cervicali mentre lavoriamo nel meandro Lourdes a valle.
Cosa vuol dire tutto ciò? Boh.
A cosa è dovuto? Ancora boh! Mi vien da pensare che -per qualche diavolo di motivo- a valle ci sia qualcosa che “disaccoppia” i due sistemi nel periodo invernale, mentre quando fa più caldo degli ingressi (molto) più bassi aspirano tutto.
Resto convinto che verso Valle bisogna lavorare.
A presto!